Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'Europa delle capitali

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Argan, Giulio 50 occorrenze

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un fatto, potessimo prevedere con sicurezza quello che verrà dopo, questo non colpirà lo spettatore né susciterà nel suo animo i sentimenti di pietà e

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condizione ideale (e risolutiva di tutti i rapporti con la natura) la bellezza indizia uno stato di equilibrio o di misura: è la forma entro la quale le

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volto o movimenti gestuali. Più precisamente, si oppone bensì il caratteristico al bello, ma poi si generalizzano i particolari caratteristici in “tipi

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Il Concilio di Trento si era limitato a minacciare anatemi contro i nudi “lascivi” e a prescrivere i compiti del pittore come strumento della Chiesa

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santi, vuole dimostrare che a tutti i fedeli, anche ai più umili, è aperta la via della gloria celeste. Più che gli eroi, i confessori, i maestri, i

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L’antitesi è troppo schematica: è vero che il Caravaggio, seguendo l’antico ammonimento leonardesco, non studia gli antichi e cerca di cogliere i

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immagini del passato evocate dalla memoria e tramandate dalla storia e quelle formate dall’immaginazione premono su quelle del presente, che i sensi

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rinunciare all’allegoria che configura i concetti in immagini naturali. Ma se così è, solo nell’ambito dell’identità classica di natura e storia può svelarsi

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sembrano oltrepassare i confini del Barocco e invece ne chiariscono la vera sostanza di primo secolo dell'Europa moderna.

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I due artisti hanno una cultura europea: Rembrandt è, direttamente o no, in rapporto con Caravaggio, i veneti, Rubens e, attraverso Elsheimer, i

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pittore nello studio è, com'è stato suggerito, una dichiarazione di poetica, qui il pittore volge le spalle al mondo, è dentro il quadro. In quasi tutti i

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non realizzano costruttivamente lo spazio, lo rappresentano visivamente, o piuttosto, visualizzano una spazialità immaginaria: i grandi fregi modellati

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sul contrasto che sul compenso di verticali e orizzontali, si sviluppano illimitatamente le superfici, si moltiplicano i piani, si modula con ritmo

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proporzioni, altri ritmi; non ripete l’equilibrio della natura (in cui del resto non si crede più) ma ha gli slanci, le tensioni, le furie, i rapimenti

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inevitabile che si formino categorie di specialisti: ogni “genere” ha i suoi tecnici, spesso distinti secondo le specie secondarie. Vi sono paesisti

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Tanto si bada al fare artistico, che i disegni cessano di essere, come nel passato, progetti dell'opera: sono fasi d'ispirazione, momenti che

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fatti e valori generali e particolari, e tra essi v’è una gerarchia, rigidamente osservata nelle Accademie; ma tra coloro che producono i primi e coloro

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testo evangelico è storia e in esso il povero trova l'attestato della propria nobiltà. Non vi è infatti alcun dislivello tra i quadri di soggetto

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. Irriferibili a un principio spaziale tutti i valori si precisano per relazioni reciproche: per il risalto di un tono scuro su un chiaro, di un caldo sul

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conosce; i prodotti dell’imitazione danno piacere e questo dipende dal riconoscimento dell’oggetto; poiché però, se non si conosce l’oggetto, si prova

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Era fin troppo facile, per i teorici del Seicento, indicare nel genere del ritratto il tipo dell’imitazione “com’è”, e quindi, il termine medio tra

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“montaggio” di ingredienti, assolutamente nuovo. L’abbigliamento è oggetto d’interesse pittorico non solo per lo splendore delle sete, i riflessi corruschi

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L’interesse sociale che domina il secolo, la rinuncia a identificare Dio nella natura e a dedurre da essa i principi della vita intellettiva e morale

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non rimanda a nulla al di la di sé, è mera forma, attrae i sentimenti umani e se ne satura, ma li arresta al limite della propria forma, non li

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’uomo moderno è stato scoperto e si contrappone a quello di Rubens, dell’interesse universale: la sensibilità. I paesaggisti olandesi del Seicento

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in nome della storia si saccheggia e si uccide, se i fatti storici sono pieni di dolore e di morte, se i grandi protagonisti sono ipocriti che

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nasce come polemica contro la pittura di storia. Al fondo, c’è il motivo della decadenza: la stessa degradazione storica che ha ridotto i monumenti in

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gente abbrutita, ridotta allo stato di gregge, è un’ipotesi di classe: i villani che bevono, giocano, fanno all'amore nelle cucine rustiche sono

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pensando universalmente i fatti particolari. Pieter de Hooch, e maggiormente, Vermeer, dipingono l’estensione limitata di una stanza ma rappresentano

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sono I tutte convincenti. Certo l'isolamento di un gruppo di oggetti da un contesto figurato ha più origini: può esservi l’intenzione di fare opere

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di Zeusi e Parrasio: gli animali scambiano per veri i fiori e i frutti dipinti. Dunque il pittore ha, in certo senso, dipinto quegli animali après

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: vorremmo insomma ritrovare in essi i sapori e i profumi di cui abbiamo goduto nella vita, ma ritrovarli e goderli in un rapporto spirituale che non è

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e dell’altro, anche i tramiti naturali, i dati ambientali comuni; ma luce e atmosfera non sono più imponderabili sostanze cosmiche distinte dalla

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o i vasi di cristallo possono significare la Vanità, i fiori la Caducità, gli strumenti musicali l’Udito, ma subito quel significato avventizio

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fragilità dei cristalli ecc. E forse sono proprio questi i valori che la natura morta più tipicamente borghese del Seicento, quella olandese, si propone di

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, limitando l’antico prestigio del pensiero astratto ed escludendo tutti i valori che non possano tradursi in fenomeni. In questa cultura, l’arte ha una

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della sua forma reali, tutto ciò che si può fare è di verificare i procedimenti di pensiero mediante i quali si prende coscienza del mondo, cioè di

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formulazione, siano identiche nell’essenza. Il crollo della struttura che inquadrava tutti i fenomeni nella dimostrazione del divino libera la

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di incognite. I fenomeni che emergono in questo campo problematico non sono tanto quelli della natura quanto quelli del vivere umano e, poiché tale è

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mutando continuamente i contenuti. La stessa arte classica, in quanto viene interpretata come un insieme di norme astratte e non più come realtà storica

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La dimostrazione di una verità è uguale per tutti, i modi di comportamento sono molti e bisogna farli convergere a un solo fine. La Chiesa, ora, è

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immagini: infatti gli si chiede d’intervenire in tutti i fatti che implicano uno spiegamento d'immagini (spettacoli, apparati per feste e per funerali

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fondamento nella coscienza comune e concorrono a determinare i modi di comportamento: “ll maggior capo e principalissimo di tutti a poter persuadere e

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V'è dunque un ambito preciso in cui si sviluppa la Rettorica: la polis con le sue assemblee, i suoi poteri di deliberazione e di giudizio. Nello

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come un evento che accada sotto i nostri occhi e valga da sé come prova, senza bisogno di commento (Caravaggio); o come un’esperienza passata che deve

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espressione visibile di un’autorità superiore e trascendente è ormai dato e ad esso si ispirano, almeno idealmente, le capitali europee. I casi più evidenti di

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instaurano almeno due nuovi tipi architettonici: la strada e la piazza. Anche qui, i modelli sono romani: la lunga via delle Quattro Fontane, disegnata

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dimensione e il perimetro hanno una ragione storica perché ricalcano i resti del Circo Agonale, ed è proprio questa condizione storica data che fornisce

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sociale che ha i suoi fastosi riti cerimoniali. Nelle chiese, gli altari, i pulpiti, i monumenti funerari, perfino i confessionali, gli organi, i banchi

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Indubbiamente il processo della “immaginativa” dal vero al verosimile o possibile ha i suoi primi atti nell’illusionismo spaziale in senso visivo

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